Chi sono

 

Ad accompagnarmi sin da quando avevo otto anni, per passione, studio e lavoro, c’è sempre stato accanto a me quel “magico strumento”, come squisitamente definito dalla dottoressa Manfredi in “Microscopia per il naturalista dilettante” che è un microscopio biologico: attraverso le sue lenti ho potuto rendere visibile ciò che visibile non è, non solo batteri e protisti dunque; ma anche particolari di oggetti più grandi come lo possono essere ad esempio  le foglie di una pianta o le ali di un insetto, consentendomi di spalancare una finestra su panorami altrimenti irraggiungibili e forse dai più nemmeno immaginabili.
Il primo microscopio che ebbi modo di utilizzare era uno strumento di recupero, piuttosto semplice, con tubo porta ottica monoculare, con una torretta girevole in grado di alloggiare solo 3 obiettivi, un tavolino porta preparati circolare e con illuminazione esterna che obbligava ad una laboriosa quanto noiosa messa a punto. Eppure, malgrado la semplicità, quando toglievo la copertura antipolvere quasi sempre rimanevo come ipnotizzato tanto era il fascino di trovarmi al cospetto di qualcosa che sapevo aver rivoluzionato così profondamente il nostro modo di concepire o più semplicemente di guardare la natura. Quali nuove scoperte mi attendevano? Quali creature mai viste prima mi avrebbe mostrato? Si, quella era davvero magia, magia che mi conduceva spesso a togliere la copertura anche solo per poterlo ammirare, per godere delle emozioni che sapeva trasmettermi.
Oggi, quello strumento è solo un ricordo, il ricordo di un periodo particolare della mia infanzia.
Sul mio tavolo alloggiano apparecchiature molto più complesse che mi consentono anche di documentare fotograficamente gli “oggetti” delle mie osservazioni. Tuttavia, mentirei, se non ammettessi che il mio cuore è rimasto a quella tipologia particolare di microscopi, capaci di richiamare alla mente tempi pionieristici fatti di sorprendenti scoperte.

 

 

Convinto sostenitore dell’importanza della divulgazione scientifica ho collaborato con alcune riviste, scritto libri, tra cui Acquario segreto e Piante d'acquario, ed ho girato in varie parti d’Italia per tenere conferenze quasi sempre volte a far conoscere quella che è la vita microscopica propria delle acque dolci. Con un gruppo di appassionati ho fondato il GIMN (Gruppo Italiano di Microscopia Naturalistica) il cui principale scopo è quello di adoperarsi nell’insegnamento dell’uso del microscopio ottico in ambito naturalistico. Tra i miei hobbies vi è quello di collezionare, restaurandol, i microscopi dell’inizio del secolo scorso.

GIMN

 

In un mondo in cui si manifesta sempre più la tendenza ad ignorare la scienza arrivando persino a considerarla inutile, parlare di microscopi e di microscopia può forse apparire davvero qualcosa di anacronistico.

Eppure ignorare la microscopia nelle sue molteplici applicazioni preclude la conoscenza di un intero universo, di un microcosmo di organismi (ma non solo) di dimensioni infinitesimali variegato e sorprendente. In questo microcosmo considerato da molti inesistente per il solo fatto di non essere visibile ad occhio nudo, si svolgono gli stessi ritmi fatti di nascita, riproduzione e morte che siamo abituati a cogliere intorno a noi ogni giorno. Su questo mondo di creature spesso fantastiche e dai cicli biologici a volte di grande complessità, si basa la vita sul nostro pianeta così come la conosciamo.

Questo nostro gruppo spontaneo è nato proprio per cercare di portare un po’ di luce, per spalancare qualche porta su questo misconosciuto universo; un universo accessibile solo attraverso l’impiego di quel magico strumento che è un microscopio biologico.

Nostro intento è non solo quello di adoperarci per diffondere le basilari conoscenze sull’uso del microscopio ottico, ma anche e soprattutto di cercare di guidare gli appassionati alla scoperta di queste fantastiche “creature” inquadrandole nel loro ambiente naturale od artificiale che sia. Questo lo faremo principalmente attraverso il sito, un magazine riservato ai membri del gruppo, come anche attraverso l’organizzazione d’incontri e la partecipazione a manifestazioni.

Nota

Intento di questo sito è quello cercare  di trasmettere la mia passione a tutti coloro che si sentono attratti almeno un po' da quel tarlo che  spinge a “voler tutto vedere e conoscere” di ciò che si può mettere sotto ad una lente. In queste pagine troverete anche diversi articoli, alcuni già oggetto di pubblicazione se pur aggiornati, altri del tutto inediti. Soprattutto, però, spero possiate trovare molte risposte alle vostre domande, alla vostra curiosità, in una sorta di viaggio virtuale alla scoperta del microcosmo che si nasconde tutto intorno a noi.

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