
Osserviamo i vermetti a goccia d'olio.
Quale potrebbe essere la vostra reazione se un giorno nei prati vicino casa vi scopriste a pascolare delle pecore a pois rossi? Probabilmente la stessa di stupita meraviglia del momento in cui, posti gl’occhi al microscopio, vi trovaste a vivere un’esperienza del tutto simile. Il responsabile di ciò è Aeolosoma hemprichi un verme metamerico, un oligochete dal corpo trasparente, picchiettato da numerosissime gocce oleose che vanno da un arancione intenso al rosso carminio.
Chi ha a disposizione un acquario in funzione già da qualche settimana, certamente non può sottrarsi dall’affrontare questa esperienza osservativa, andando alla scoperta di una tra le più curiose creature che lo popolano.
Obbiettivi dell’osservazione
- Gocce di secrezione oleosa
- Setole
Materiale necessario
- Fiocchi biologici
- Pipetta di plastica
- Vetrino portaoggetti
- Vetrino coprioggetti
- Contagocce
- Carta assorbente
Preparazione
Con l’ausilio di una pipetta in plastica, occorre prelevare acqua e fiocchi di materiale biologico da un filtro in funzione già da qualche settimana. Il materiale così raccolto, va distribuito in piccole gocce al centro di alcuni vetrini portaoggetti preventivamente ben puliti e sgrassati per poterlo esaminare al microscopio a basso ingrandimento. Probabilmente i primi tentativi non condurranno ad alcun risultato. Questo però non deve scoraggiarci. Ripetendo l’operazione più volte, presto o tardi, riusciremo certamente ad individuare uno o più esemplari di questo curioso oligochete.
Chi possiede un acquario con un filtro a zainetto, può indirizzare le proprie ricerche sullo scivolo che riporta l’acqua in vasca, in particolare qualora sia ben evidente la presenza di materiale biologico. Come altrettanta attenzione si può riservare al biofilm che si forma all’interno dei tubi che collegano un filtro alla vasca.
Una volta individuato un esemplare, si impugna un vetrino coprioggetti tra indice e pollice della mano destra e lo si pone a contatto con l’acqua del preparato di modo che s’instauri una certa tensione superficiale. Aiutandosi con le pinzette per non farlo scivolare, si tiene fermo il bordo del coprioggetti a contatto col vetrino portaoggetti e lo si adagia sino a dove possibile in maniera graduale e lenta.
Si tratta questa di un’operazione critica che, almeno le prime volte, può risultare alquanto difficoltosa. Tuttavia, col tempo non è difficile acquisire quella necessaria manualità capace di farci compiere al meglio questo delicato passaggio.
Al termine delle operazioni sopra esposte, qualora l’acqua risulti troppa, si pone facilmente rimedio assorbendone l’eccesso per mezzo di carta assorbente. All’opposto se l’intercapedine tra vetrino portaoggetti e vetrino coprioggetti non è interamente occupata d’acqua si pone una goccia d’acqua sul portaoggetti a contatto col coprioggetti che per capillarità, viene richiamata al di sotto di quest’ultimo.
Aeolosoma hemprichi
Osservazione
Essendo Aeolosoma hemprichi un animale le cui dimensioni possono arrivare a superare anche abbondantemente il millimetro, i migliori risultati nell’osservazione si ottengono a bassi ingrandimenti. A 40 o 60 ingrandimenti si possono ottenere immagini molto belle in cui l’animale risulta interamente compreso nel campo visivo. Le chiazze oleose arancioni o rosso carminio, sparse su tutto il corpo sono già chiaramente visibili dal più basso ingrandimento e, dunque, facilmente identificabili. In altre specie queste gocce di secrezione possono assumere una diversa tonalità od essere addirittura del tutto incolori.
Passando a 100 ingrandimenti si ha modo di apprezzare al meglio le setole, contandone il numero che compone ciascun ventaglio e di vedere come queste s’inseriscono nel corpo dell’animale.
Ben visibili nell'immagine le gocce oleose.